I Partners del Progetto
I Partners del Progetto Mood coesi ed entusiasti
Università degli Studi di Roma Tor Vergata (UO-UniTorV)
“Il responsabile scientifico dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (UO-UniTorV) per il presente progetto sarà il Prof. Antonino De Lorenzo, Direttore del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, e della Sezione di Nutrizione Clinica e Nutrigenomica, le cui competenze sono specificatamente ricondotte alle tematiche di ricerca legate allo studio della composizione corporea, alla valutazione del ruolo dei nutrienti sulla regolazione dell’espressione genica, alla qualità nutrizionale degli alimenti e sul loro effetto sullo stato di salute e sul benessere umano. Il personale della Sezione si occupa nello specifico della ricerca di indicatori di stato nutrizionale basati sulla valutazione della composizione corporea abbinata a indagini diagnostiche, metterà a disposizione le proprie risorse umane e conoscenze per la realizzazione degli OS indicati nel Progetto. Saranno disponibili per il Progetto anche le strumentazioni all’avanguardia di cui è dotata la Sezione per la valutazione dello stato nutrizionale, la composizione corporea, il dispendio energetico e il comportamento alimentare che determina la malnutrizione per eccesso e per difetto. La Sezione offre anche un servizio di nutrigenetica per lo studio delle varianti geniche da cui potrebbe dipendere la risposta individuale ai singoli nutrienti per una dietoterapia personalizzata, e di nutrigenomica per valutare il rapporto fra genoma e dieta andando dunque a determinare l’influenza della dieta e delle sue singole molecole sulla regolazione dell’espressione genica.
Il responsabile scientifico dell’UO-UniTorV e lo staff del suo gruppo hanno una lunga e documentata esperienza di oltre 25 anni, per quanto riguarda il campo della nutrizione clinica e nutrigenomica. La Sezione è composta dal Responsabile Prof. Antonino De Lorenzo, Ordinario MED/49 ( 48 H-index, 12004 citazioni, Fonte Scopus); dalla Prof.ssa Laura Di Renzo, Associato MED/49 (35 H-index, 3631 citazioni, Fonte Scopus); dalla Dott.ssa Paola Gualtieri Ricercatore a Tempo Determinato B MED/49 (15 H-index, 1010 citazioni, Fonte Scopus); dal Dottore Giuseppe Merra (14 H-index, 679 citazioni, Fonte Scopus), Ricercatore a Tempo Determinato B MED/49 e diversi Dottorandi, assegnati alla Sezione per la linea di ricerca Nutrizione Clinica. Fanno capo alla Sezione anche le due Scuole di Specializzazione per Medici e Non Medici in Scienza dell’Alimentazione, dirette dalla Prof.ssa Laura Di Renzo, che denotano l’alto valore formativo della Sezione stessa. La sezione ha stipulato accordi, protocolli e convenzioni con le sottoelencate organizzazioni per attività di ricerca, di sperimentazione, per la realizzazione di attività didattica, di stage e tirocini formativi, quali I.N.DI.M , Istituto Nazionale per la Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica, Azienda Sanitaria Provinciale-7 Vibo Valentia, Università degli studi di Reggio Calabria-Facoltà di Agraria, Università degli studi dell’Aquila-Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Perugia-Facoltà di Medicina, Università degli studi di Tirana- Nostra signora del Buon Consiglio Facoltà di Medicina, Columbia University- New York, Azienda Sanitaria Provinciale -4 Matera, Fondazione-Onlus Salus (Avezzano, L’Aquila), Ospedale San Camillo Forlanini, CNR- CONI, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Ministero degli Affari Esteri italiano, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Salute.
Il laboratorio di Genetica medica, sotto la direzione del Prof. Giuseppe Novelli (58 H-index, 18045 citazioni, Fonte Scopus) e della Prof.ssa Federica Sangiuolo (25 H-index, 2722 citazioni, Fonte Scopus) (dove sono disponibili competenze di genetica molecolare, genetica medica, farmacogenetica, genetica forense, citogenetica classica e molecolare) gioca quindi un ruolo chiave nella ricerca e nella diagnostica delle maggiori malattie umane. Negli ultimi anni il gruppo di ricerca di Genetica Medica ha lavorato all’identificazione di diversi geni e varianti geniche alla base di malattie monogeniche, sindromi cromosomiche e malattie multifattoriali. Per quanto riguarda le malattie monogeniche, il laboratorio si è occupato di Sindromi progeroidi, lipodistrofie congenite e familiari, Distrofia Miotonica, Laminopatie cardiache e muscolari, Miopatia miotubulare X-linked, malattie metaboliche, Fibrosi Cistica e Atrofia Muscolare Spinale. Sono stati messi a punto di protocolli per la diagnosi molecolare (diagnosi prenatale e postnatale) contribuendo anche alla elaborazione di linee guida nazionali ed internazionali, dello sviluppo di protocolli di terapia genica innovativi e della creazione di modelli.
Il laboratorio di Genetica Forense è una facility del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione e nasce dall’intensa collaborazione tra il servizio di Genetica Medica diretto dal prof. Giuseppe Novelli e il servizio di Genetica Forense diretto dal prof. Luigi Tonino Marsella (13 H-index, 547 citazioni, Fonte Scopus). Il Laboratorio di Genetica Forense, diretto dal Prof. Marsella, fornisce un valido supporto tecnologico e scientifico al sistema giudiziario attraverso l’esperienza del personale e le strumentazioni d’avanguardia disponibili. Il personale afferente ha un’ampia esperienza avendo eseguito un numero elevato di analisi in importanti procedimenti civili e penali. Il personale del laboratorio svolge con regolarità corsi di formazione e di avanzamento professionale, per biologi, tecnici e consulenti.
Il Laboratorio di Medicina ambientale, il cui responsabile è il Prof. Palombi (27 H-index, 2495 citazioni, Fonte Scopus), fornisce un servizio di controllo di: 1. IGIENE AMBIENTALE (Controllo dei parametri microbiologici nelle acque); Ricerca di Legionella nell’acqua di rete e negli impianti di condizionamento; Verifica della qualità microbiologica degli ambienti indoor (aria e superfici): 2. IGIENE OSPEDALIERA: Valutazione della qualità dell’aria e dell’acqua in ambienti ospedalieri ad alto rischio (Sale Operatorie, Unità di Terapia Intensiva); Ricerca di patogeni opportunisti nei reparti ospedalieri (Pseudomonas spp., Legionella spp., Staphylococcus spp. e Aspergillus spp.); Controllo della qualità microbiologica delle acque utilizzate per la preparazione dei liquidi di dialisi e ricerca delle endotossine.
Il laboratorio di IDP-massa, i cui responsabili sono il Prof. Palombi e la Prof.ssa De Filippis (5 H-index, 89 citazioni, Fonte Scopus), esegue analisi analisi di Metalli in Matrici ambientali: – Acqua – Aria – Suolo e in Matrici biologiche: – Sangue, siero e plasma – Urine – Capelli – Unghie – Tessuti.
Il laboratorio di Tossicologia Ambientale e Occupazionale della Sezione di Istologia ed Embriologia e della Sezione di Medicina del Lavoro, i cui responsabili sono la Dott.ssa Campagnolo (24 H-index, 1939 citazioni, Fonte Scopus) e il Prof. Pietroiusti (30 H-index, 3498 citazioni, Fonte Scopus), offre una serie di test in vitro, validati dallo European Committee for the Validation of Alternative Methods (ECVAM), per la determinazione del potenziale tossico di sostanze di diversa natura e di materiale particolato, incluse le nanoparticelle ingegnerizzate. L’intenso lavoro di ricerca che caratterizza il laboratorio è indirizzato allo sviluppo e al perfezionamento dei test tossicologici attualmente disponibili, tra cui un “high-throughput screening” di sostanze potenzialmente embriotossiche. Il vantaggio dei test di tossicologia dello sviluppo risiede nella loro elevata sensibilità. Le cellule embrionali sono infatti più sensibili a sostanze xenobiotiche rispetto a cellule adulte, permettendo quindi una più sensibile valutazione del potenziale tossico di una specifica sostanza rispetto a test su cellule differenziate. Il laboratorio dispone di tutte le strumentazioni necessarie e si avvale di personale altamente specializzato con anni di esperienza in questo ambito. Le competenze fino ad oggi acquisite hanno permesso la partecipazione del laboratorio a diversi progetti europei del settimo programma quadro (EU-FP7), incluso il progetto NANoREG (A common European approach to the regulatory testing of Manufactured Nanomaterials), che ha avuto lo scopo di fornire informazioni sull’impatto biologico dei nanomateriali a fini regolatori.
I laboratori della Sezione di Biologia, la cui responsabile è la Prof.ssa Bagni (45 H-index, 6748 citazioni, Fonte Scopus), hanno tutti le attrezzature e le competenze necessarie per svolgere ricerche avanzate nel campo della biologia molecolare e cellulare.
Il gruppo di ricerca di Medicina fetale in Ostetricia e ginecologia, i cui referenti sono il Prof. Giuseppe Rizzo (45 H-index, 6530 citazioni, Fonte Scopus) e il Dott. Claudio Manna (14 H-index, 532 citazioni, Fonte Scopus), si avvale di tecniche innovative sempre più complete e sofisticate per la valutazione dell’andamento della gravidanza e della salute del feto, quali analisi ecografiche 3D – 4D e esami genetici su donne in stato di gravidanza per identificare potenziali rischi e problemi o rassicurare sul normale andamento di un evento solitamente fisiologico quale è la gestazione.
Da sottolineare inoltre la presenza nel Dipartimento di un Centro Trapianti all’avanguardia, diretto dal Professor William Arcese. Arcese (57 H-index, 16300 citazioni, Fonte Scopus) è responsabile del Programma Unico Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche (CSE) che, applicato all’area metropolitana di Roma, realizza una rete di cooperazione in grado di fornire garanzia di uniformità e qualità di trattamento ai cittadini utenti. La costituzione del “Rome Transplant Network” (RTN) consiste infatti nella messa in rete, secondo un sistema di cooperazione clinico-scientifica e di interscambio informatico-organizzativo, delle Unità Cliniche, dei Centri Prelievo e dei Centri di Manipolazione Cellulare dell’area romana aderenti al Programma Unico Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche (CSE).
Università degli Studi di Sassari (UO-UniSS)
I soggetti che fanno parte della UO-UniSS comprendono:
1. l’Università degli Studi di Sassari UNISS (Coordinatore Prof. Giovanni Mario Pes);
2. L’agenzia regionale AGRIS (Dr. Antonino Soddu-Pirellas), come consulente;
3. L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (Dr.ssa Pierangela Cabras), come consulente.
I dipartimenti di area medica dell’Università di Sassari comprendono il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Sperimentali e quello di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari.
Docenti coinvolti:
Prof. Leonardo Antonio Sechi (PO), sechila@uniss.it
Prof. Sergio Uzzau (PO), uzzau@uniss.it
Prof.ssa Maria Pina Dore (PA), mpdore@uniss.it
Prof. Giovanni Mario Pes (PA), gmpes@uniss.it
Prof. Pier Andrea Serra (PA), paserra@uniss.it
Prof.ssa Margherita Maioli (PA), mmaioli@uniss.it
Il responsabile scientifico dell’UO-UniSS, Prof. Giovanni Mario Pes, vanta una pluriennale esperienza nello studio della longevità umana. Più specificamente, nel 2000, è stato il primo a identificare un’area ad alta longevità nella parte montuosa della Sardegna (Zona Blu), mediante ricerche i cui risultati sono documentati da numerose pubblicazioni a livello internazionale. Successivamente ha contribuito a identificare ulteriori aree longeve in vari continenti (Giappone, Costa Rica, Grecia) ugualmente denominate Zone Blu. Fondatore dell’Osservatorio della Longevità Blue Zone, il Prof. Pes ha condotto studi sulle relazioni tra alimentazione e longevità eccezionale nell’uomo, tra alimentazione e parametri antropometrici (peso, statura, composizione corporea) nonché tra nutrizione e stato funzionale (cognitivo, motorio) in soggetti longevi.
La prof.ssa Maria Pina Dore vanta esperienze nel settore della clinica delle malattie gastrointestinali e delle relazioni tra alimentazione e infezione da Helicobacter pylori.
Il Prof. Sergio Uzzau e il Prof. Leonardo Sechi, microbiologi, vantano una lunga e profonda esperienza nell’identificazione di sistemi cellulari e molecolari alla base dell’interazione tra patogeno e ospite; conducono analisi genomiche e proteomiche nei batteri (micobatteri), ed utilizzano analisi genomiche (next generation sequencing) e proteomiche (gel-based e gel-free) atte ad identificare gli aspetti molecolari associati al processo di adattamento all’ospite animale e/o connessi con la risposta dell’ospite. Più recentemente si sono occupati dell’impatto del consumo di prodotti alimentari diffusi in Sardegna sulla composizione del microbiota intestinale umano e di modelli animali.
Il prof. Pier Andrea Serra vanta una particolare esperienza nei sistemi analitici per la determinazione di composti a basso peso molecolare sia negli alimenti che in modelli sperimentali cellulari e umani.
La prof.ssa Margherita Maioli ha esperienza nella caratterizzazione di molecole bioattive ed estratti di alimenti che potrebbero contrastare l’invecchiamento cellulare, utilizzando il modello delle cellule staminali.
Il Dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università di Sassari partecipa al progetto soprattutto per gli aspetti analitici relativi alla caratterizzazione dei prodotti alimentari individuati durante il OS1 tramite questionari alimentari somministrati alle coorti longeve.
Docente coinvolto:
Prof. Gavino Sanna (PA), sanna@uniss.it
Il Prof. Sanna vanta una lunga esperienza nel campo di metodi analitici innovativi di tipo elettrochimico e cromatografico per lo studio e la caratterizzazione di alimenti tipici sardi (es: prodotti caseari e d’alveare), messa a punto di protocolli di speciazione di analiti inorganici in matrici di origine alimentare, messa a punto e validazione di metodi elettroanalitici e spettroscopici per la determinazione di tracce di analiti in matrici naturali, biologiche ed ambientali, determinazione di analiti di interesse ambientale in componenti sia abiotiche (corpi idrici, suoli e sedimenti) che biotiche (vegetali, animali, alimenti), bioaccumulo di elementi tossici nei cereali ed altri alimenti.
Il Dipartimento di Agraria mette a disposizione competenze multisettoriali e può contare sulla disponibilità di avanzati laboratori di analisi quali un laboratorio di cromatografia, spettroscopia e spettrometria di massa, ed elettrochimica, di microbiologia degli alimenti e di analisi sensoriale, di analisi lattiero-casearie, un laboratorio chimico (analisi alimenti zootecnici), un laboratorio chimico-biologico (analisi di prodotti di origine animale e di materiali biologici prelevati da animali).
Docenti coinvolti:
Prof. Antonio Piga (PO), pigaa@uniss.it
Prof.ssa Alessandra del Caro (PA), Delcaro@uniss.it
Prof. Costantino Fadda (PA), cfadda@uniss.it
Prof. Gianni Battacone (PA), battacon@uniss.it
Prof.ssa Anna Nudda (PA), anudda@uniss.it
Prof. Severino Zara (PA), szara@uniss.it
Le competenze messe a disposizione dai docenti del suddetto dipartimento, nell’ambito del OS2, saranno mirate prevalentemente all’analisi di molecole bioattive in alimenti di origine vegetale (olio, prodotti da forno) ed animale (analisi del profilo di acidi grassi dei prodotti lattiero-caseari e della carne, compresi anche acidi grassi di interesse nutraceutico quali il CLA, acidi grassi ramificati e a catena dispari di carbonio, acidi grassi poliinsaturi sia ω-3 che ω-6, etc.), alla caratterizzazione chimico-fisica e sensoriale di prodotti alimentari tipici sardi (es: prodotti lattiero-caseari e d’alveare) e all’attività di componenti ad attività biologica presenti negli alimenti preferenzialmente consumati nelle aree longeve; studio e sviluppo di biosensori per la rilevazione di metaboliti microbici di rilevanza agroalimentare; messa a punto di protocolli di speciazione di analiti inorganici in matrici di origine alimentare; messa a punto e validazione di metodi innovativi per la determinazione di tracce di analiti in matrici naturali, biologiche ed ambientali.
L’agenzia AGRIS Sardegna (rappresentata dal Dr. Antonino Soddu-Pirellas), che svolgerà compiti di consulenza, metterà a disposizione estesi dataset che includono dati ambientali del territorio sardo, compresi quelli relativi alle filiere alimentari, sulla scorta del legame ipotizzato tra biodiversità ambientale ed elevate proprietà nutrizionali di alimenti largamente consumati nelle aree longeve, quali ad es. latte e derivati. In particolare ci si focalizzerà sul CLA e altre molecole (sfingomieline, acido butirrico, β-carotene, vitamina A) che hanno dimostrato di contribuire agli effetti positivi della dieta, tanto da essere stati considerati “funzionali” cioè attivi in processi metabolici utili all’organismo e di difesa contro i tumori e l’aterosclerosi. Varie indagini condotte da AGRIS hanno dimostrato come l’allevamento di animali con genotipi autoctoni della Sardegna influiscano sulla qualità dietetica degli alimenti, come risulta dalla qualità superiore delle carni e del grasso dei maiali alimentati allo stato semibrado. Le ghiande e in parte l’orzo nell’alimentazione dei maiali di razze autoctone della Sardegna allo stato semibrado (semi wild pasture) influiscono positivamente sulle caratteristiche nutrizionali del lardo e con quantità misurabili di acidi grassi mono insaturi (MUFA) e di ω-3 e ω-6, tanto che prosciutti e lardo sono considerati alimenti dietetici e importanti componenti delle membrane cellulari.
L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (rappresentato dalla Dr.ssa Pierangela Cabras) metterà a disposizione dati e risultati di ricerche centrate sugli ovicaprini allevati nella Sardegna centro orientale (area longeva). Si accerterà se sussistono correlazioni tra longevità umana e consumo di latte e derivati prodotti da capre di razza sarda, approfondendo quelle implicazioni che possano favorire l’applicazione con successo dell’allevamento biologico soprattutto nelle aree più marginali, al fine di garantire un valore aggiunto alle produzioni tipiche
L’agenzia regionale AGRIS Sardegna è una struttura della Regione Autonoma della Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale. Tra gli scopi di AGRIS rientrano la promozione di uno sviluppo rurale sostenibile, la tutela e la valorizzazione delle biodiversità con l’intento di migliorare la conoscenza e l’innovazione dei processi produttivi. Nell’ambito della proposta progettuale, AGRIS provvederà a mettere a disposizione i dataset relativi alla filiera dei settori agricolo, agroindustriale e forestale, a supporto dei dati alimentari e nutrizionali collezionati nelle coorti longeve dagli altri soggetti partecipanti negli OS1 e OS2.
L’agenzia AGRIS Sardegna (rappresentata dal Dr. Antonino Soddu-Pirellas) metterà a disposizione estesi dataset che includono dati ambientali del territorio sardo, compresi quelli relativi alle filiere alimentari, sulla base del legame ipotizzato tra biodiversità ambientale ed elevate proprietà nutrizionali di alcuni alimenti largamente consumati nelle aree longeve, quali ad es. latte e derivati. In particolare ci si focalizzerà sull’acido linoleico coniugato – CLA e altre molecole (sfingomieline, acido butirrico, β-carotene, vitamina A) che hanno dimostrato di contribuire agli effetti positivi della dieta, tanto da essere stati chiamati “funzionali” cioè attivi in processi metabolici utili all’organismo e di difesa contro i tumori e l’aterosclerosi. Varie indagini condotte da AGRIS hanno dimostrato come l’allevamento di animali con genotipi autoctoni della Sardegna influiscano sulla qualità dietetica degli alimenti, come risulta dalla qualità superiore delle carni e del grasso dei maiali alimentati allo stato semibrado. Le ghiande e in parte l’orzo nell’alimentazione dei maiali di razze autoctone della Sardegna allo stato semibrado (semi wild pasture) influiscono positivamente sulle caratteristiche nutrizionali del lardo e con quantità misurabili di acidi grassi mono insaturi (MUFA) e di ω-3 e ω-6, tanto che prosciutti e lardo sono considerati alimenti dietetici e importanti componenti delle membrane cellulari.
L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, sede di Tortolì, opera come strumento tecnico scientifico e di supporto operativo della Regione Autonoma della Sardegna e svolge attività di accertamento della salubrità dei prodotti alimentari di origine animale, anche in collaborazione con le università. Nell’ambito della proposta progettuale agirà da supporto tecnico-scientifico ed operativo ad integrare la caratterizzazione degli alimenti di origine animale, soprattutto lattiero-caseari, individuati nel OS1.
L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (rappresentato dalla Dr.ssa Pierangela Cabras) metterà a disposizione dati e risultati di ricerche prevalentemente centrate sui caprini allevati nella Sardegna centro orientale (area longeva), privilegiando i comuni caratterizzati da un elevato numero di centenari. Si accerterà se sussistono correlazioni tra longevità umana e consumo di latte e derivati prodotti da capre di razza sarda, approfondendo quelle implicazioni derivanti da animali di razza sarda che possano favorire l’applicazione con successo dell’allevamento biologico soprattutto nelle aree più marginali, al fine di garantire un valore aggiunto alle produzioni tipiche.
Università degli Studi di Pavia (UO-UniPV)
Ruolo svolto nell’ambito della proposta progettuale
• Elaborazione piani di intervento nutrizionali personalizzati basati sul paniere mediterraneo attraverso una piattaforma eHealth e interventi di educazione alimentare diffusi attraverso social media.
• Contributo alla bio-banca nazionale attraverso implementazione di database derivante dagli studi in corso nei Laboratori afferenti all’Unità contenente dati clinici, biochimici, antropometrici, di composizione corporea e relativi ai consumi alimentari e allo stile di vita per identificazione soggetti a rischio di malnutrizione.
I soggetti partecipanti all’UO-UniPV sono docenti di ruolo e ricercatori MED/49 (Scienze e Tecniche Dietetiche) dell’Unità di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Pavia con esperienza pluriennale di ricerca in ambito di nutrizione applicata e clinica documentata da pubblicazioni su riviste con elevato IF e dal coordinamento e/o partecipazione a gruppi di ricerca nazionali e internazionali. Dipartimento di afferenza referente scientifico: Dipartimento Sanità Pubblica Medicina Sperimentale e Forense.
Università degli Studi di Teramo (UO-UniTE)
L’UO-UniTE si avvarrà del personale e delle strutture afferenti a due Facoltà, Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali (BTAAA) e la Facoltà di Scienze della Comunicazione (SComm).
MAURO SERAFINI è professore ordinario di Nutrizione Umana (MED-49) e DONATO ANGELINO è ricercatore di tipo B di Nutrizione Umana (MED-49). Le competenze del Gruppo di Nutrizione Umana sono focalizzate sulla comprensione del ruolo degli alimenti funzionali, dei pattern nutrizionali e dei singoli composti bioattivi nel mantenimento del benessere e nella prevenzione dalle malattie degenerative. In particolare, il Prof. Serafini ha un consolidato background in i) disegno e conduzione di studi di intervento nutrizionali nell’uomo; ii) valutazione dei parametri nutrizionali e dello stile di vita in gruppi di popolazione; iii) valutazione di marker di infiammazione, stress ossidativo, metabolismo lipidico e glicemico e stato immunitario in vitro e in vivo; iv) valutazione del ruolo degli alimenti nella prevenzione delle malattie degenerative in studi epidemiologici.
Il Dr. Angelino ha approfondito le seguenti tematiche: i) disegno e conduzione di studi di intervento nutrizionali nell’uomo; ii) valutazione degli effetti del consumo di alimenti ricchi in fibra e composti bioattivi su marker di infiammazione, stress ossidativo, metabolismo lipidico e glicemico con saggi in vitro ed in vivo; iii) valutazione dell’effetto di diverse tecniche di cottura e storage degli alimenti sulle loro capacità antiossidanti con saggi in vitro ed ex-vivo; iv) valutazione della composizione nutrizionale degli alimenti.
DARIO COMPAGNONE è professore ordinario di chimica analitica (CHIM-01) e FLAVIO DELLA PELLE è ricercatore di tipo A di chimica analitica (CHIM-01). L’attività di ricerca è indirizzata principalmente allo sviluppo di metodi di micro-estrazione e pretrattamento di campioni biologici per determinazione cromatografica della qualità degli alimenti e di marker di stress ossidativo, quali isoprostani e ossidi del colesterolo. Il gruppo di ricerca si occupa anche dello sviluppo, realizzazione ed applicazione di biosensori e metodi di screening in campo alimentare clinico ed ambientale per la valutazione dello stato antiossidante.
CLAUDIO D’ADDARIO è professore associato di biologia molecolare (BIO-11) e MARIANGELA PUCCI è ricercatrice di tipo B di biologica molecolare (BIO-11). L’attività di ricerca del gruppo di Biologia molecolare è rivolta allo studio del coinvolgimento dei sistemi neuro-trasmettitoriali e del ruolo dei meccanismi epigenetici nei disturbi alimentari complessi (obesità, anoressia, binge eating) a livello preclinico e clinico.
DANILO PELUSI è professore associato di informatica (INF-01). Le sue competenze di ricerca includono la teoria dei codici e la progettazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale per l’ottimizzazione di problemi ad alta complessità computazionale.
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo (UO-AORSanCarlo)
L’UO-AORSanCarlo persegue un’azione organizzativa che tiene conto dei seguenti fondamentali impegni aziendali:
1. rafforzare il suo ruolo attraverso l’impegno costante a crescere la posizione di eccellenza per il
trattamento di tutte le patologie ed in particolare per quelle dell’alta specialità;
2. incrementare e differenziare l’offerta clinico-assistenziale innalzando i livelli di specializzazione
e ampliando la tipologia dei servizi, nel quadro delle risorse disponibili;
3. potenziare l’offerta clinico-assistenziale, secondo le priorità di salute della popolazione
compatibilmente con le risorse disponibili;
4. ridurre in maniera generalizzata i tempi di attesa, realizzando così il rispetto per la dignità dei cittadini-utenti e per il loro diritto ad una fruizione tempestiva ed effettiva della prestazione sanitaria appropriata;
5. rispettare i diritti e i bisogni dei cittadini-utenti e favorire e la loro partecipazione attiva al processo di cura;
6. mantenere ferma e valorizzare la propria concezione della qualità-sicurezza intesa non solo come obbligo normativo da realizzare in coerenti soluzioni tecnico-organizzative, ma come vera e propria linea d’azione strategica di natura sanitaria socio-culturale ancorata alla propria visione etica;
7. arricchire i percorsi di formazione permanente e aggiornamento professionale attraverso il coinvolgimento di strutture sia interne che esterne all’Azienda come le Università e i Centri di ricerca;
8. attivare circuiti di formazione-comunicazione per l’ascolto ed il monitoraggio del livello di soddisfazione dei cittadini-utenti e degli operatori per migliorare la qualità dei servizi e dei processi organizzativi;
9. valorizzare le competenze e l’impegno dei professionisti dell’Azienda per ideare, progettare promuovere ed attuare le proprie azioni programmatiche di medio-lungo periodo;
10. innovare il sistema di erogazione dei servizi anche attraverso l’armonizzazione degli orari di lavoro di apertura al pubblico delle strutture e degli uffici con le esigenze dell’utenza. L’organizzazione aziendale evolverà in coerenza con il modello della “dipartimentalizzazione”, della separazione tra governo e gestione e dello sviluppo delle strutture di Staff.
Più precisamente, l’Azienda applicherà il principio di esplicita ed adeguata distinzione fra le funzioni di programmazione, indirizzo e controllo da un lato, e le funzioni di organizzazione e gestione dall’altro, in un quadro di chiara determinazione delle competenze e delle responsabilità della Direzione Aziendale, della Dirigenza e dei vari livelli operativi dell’Azienda, al fine di responsabilizzare e valorizzare tutte le risorse professionali disponibili.
I principi sopra richiamati sono oggetto di specifiche, successive declinazioni, con particolare riferimento agli ambiti di autonomia e responsabilità della gestione tecnico-professionale, amministrativa e finanziaria del settore operativo di competenza, implicanti anche il potere di spesa e di adozione di atti aventi rilevanza esterna. Per il perseguimento di questi obiettivi, l’Azienda promuove e sviluppa la cultura del processo di “Aziendalizzazione” e quella del “Governo Clinico”, concepito come l’insieme degli strumenti organizzativi con i quali essa assume una responsabilità diretta per la realizzazione delle finalità istituzionali e di servizio.
Il Governo Clinico consiste nella capacità dei servizi di sviluppare e mantenere una sistematica attenzione alla qualità dell’assistenza erogata, con particolare riferimento all’efficacia ed all’appropriatezza clinica delle prestazioni, valorizzando e integrando fra loro le risorse professionali che operano quotidianamente all’interno delle strutture, attraverso un processo partecipativo, di informazione e comunicazione, finalizzato ad innalzare i livelli di competenza e consapevolezza dei professionisti e dei cittadini.
Il Governo Clinico trova nella figura del Direttore Sanitario e dei Direttori di Dipartimento i principali garanti dell’attuazione dello stesso da realizzarsi attraverso i seguenti strumenti:
– una pratica clinica ed assistenziale appropriata ed ispirata a prove di efficacia;
– la gestione sistematica delle informazioni;
– lo sviluppo dei data base clinici;
– l’adozione, l’adattamento locale e l’implementazione delle linee guida e dei percorsi assistenziali;
– l’utilizzo di strumenti di health technology assessment (HTA);
– la pianificazione e la conduzione di audit clinici;
– la formazione continua ed accreditamento istituzionale e professionale;
– la realizzazione del piano programma per la gestione del rischio e l’innalzamento dei livelli di sicurezza degli operatori e degli assistiti negli ambienti di lavoro e di cura, diffondendo una cultura aziendale che consenta di giungere ad un’efficace gestione degli errori e degli eventi avversi, supportando l’azione di rilevazione, segnalazione e gestione di tali eventi, operando per la definizione del profilo dei rischio delle diverse unità operative, per la sua identificazione, valutazione e trattamento, sviluppando un sistema di indicatori che consentano di monitorare e minimizzare i fattori che ne costituiscono la causa.
Il Direttore Generale rappresenta legalmente l’Azienda, assicura il perseguimento delle finalità istituzionali e degli obiettivi strategici della stessa avvalendosi delle strutture organizzative, delle funzioni di Staff e degli organismi consultivi e di controllo.
Le competenze del Direttore Generale si distinguono in competenze di “governo” e competenze di “gestione”.
Rientrano fra le competenze di “governo”:
– la definizione degli obiettivi e dei programmi aziendali da attuare nel quadro della programmazione sanitaria nazionale e regionale, con indicazione contestuale delle relative priorità e individuazione delle risorse necessarie al loro conseguimento, anche sulla base delle proposte formulate dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo con il supporto del Collegio di direzione;
– l’adozione di direttive generali per l’azione amministrativa e per la gestione dell’azienda;
– la verifica di rispondenza dei risultati della gestione alle direttive generali impartite, con il supporto dell’OIV;
– la nomina del Collegio Sindacale su designazione degli organi competenti;
– la nomina e la revoca del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario;
– la nomina dei componenti del Collegio di direzione;
– la nomina dell’OIV;
– la nomina del Collegio tecnico;
– l’adozione dell’atto aziendale;
– l’adozione degli atti di “alta amministrazione” e soggetti ad approvazione della Giunta regionale, secondo quanto previsto dalla normativa e/o dalle direttive regionali in materia, ed in particolare, l’adozione del piano programmatico, del bilancio pluriennale di previsione, del bilancio economico preventivo, del bilancio d’esercizio, del documento di budget, la determinazione della consistenza quali-quantitativa complessiva del personale, le deliberazioni relative a programmi di spesa pluriennali, i provvedimenti che comportano modificazioni dello stato patrimoniale dell’Azienda;
– la nomina e la revoca dei dirigenti di struttura semplice e complessa nonché il conferimento degli incarichi di natura professionale, di consulenza, studio e ricerca, di funzioni ispettive di verifica e di controllo, il conferimento degli incarichi ex art. 15-septies commi 1 e 2 del D.lgs. 229/1999 ed ex art. 15-octies del decreto citato, la nomina e la revoca e il conferimento degli incarichi degli altri dirigenti anche su proposta del direttore sanitario, del direttore amministrativo, del direttore di dipartimento; – la disciplina dell’attività libero-professionale intramuraria;
– l’adozione dei regolamenti interni per l’organizzazione, la gestione e il funzionamento dell’azienda;
– l’adozione di tutti quegli atti che la normativa attribuisce alla sua diretta competenza in quanto titolare della funzione di governo dell’azienda.
Le funzioni di governo sono di competenza esclusiva del Direttore Generale che può delegarle, in caso di assenza o impedimento, al Direttore Amministrativo o al Direttore Sanitario con apposita determinazione.
Il Direttore Generale ha altresì, in relazione al riconoscimento della titolarità dei poteri di gestione, la responsabilità della gestione complessiva dell’Azienda relativa all’esercizio di funzioni non afferenti agli atti di governo e non attribuite da specifica normativa ai dirigenti.
Il Collegio Sindacale è l’organo dell’Azienda preposto alla verifica del regolare andamento della
gestione.
Il Collegio di Direzione, invece, è presieduto dal Direttore Generale ed è composto dal Direttore Sanitario, dal Direttore Amministrativo, dai Direttori di Dipartimento e, ove esistenti, dai Dirigenti del Servizio di assistenza infermieristica ed ostetrica, dai Dirigenti dei servizi tecnici e riabilitativi, nonché dai Dirigenti di altre strutture aziendali, anche di Staff, individuate dal Direttore Generale.
Il Direttore Generale si avvale del Collegio di Direzione per la funzione di governo complessivo alla quale il Collegio concorre con attività di proposta e consultive. Tale funzione costituisce primario strumento di analisi, confronto e coordinamento tra direzione strategica e professionisti nella elaborazione delle linee di sviluppo dell’Azienda.
Assicura, altresì, alla Direzione Aziendale il supporto per il governo delle attività cliniche, per la programmazione e la valutazione delle attività tecnico-sanitarie e di quelle ad elevata integrazione delle risorse umane. Contribuisce alla formulazione dei programmi di formazione, dei piani organizzativi per l’attività libero-professionale intramuraria e alla valutazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi clinici.
Il Direttore Generale si avvale del Collegio di Direzione per l’elaborazione del programma di attività dell’Azienda, nonché per l’organizzazione e lo sviluppo dei servizi, anche in attuazione del modello dipartimentale.
Il Collegio di Direzione garantisce l’efficace e tempestivo svolgimento del processo di definizione e realizzazione degli obiettivi sanitari e di budget, in conformità agli indirizzi della programmazione regionale e aziendale ed alla corrispondente valutazione dei risultati conseguiti,
anche mediante la relazione sanitaria aziendale.
In caso di mancato o inefficace svolgimento dei compiti da parte dei componenti del Collegio di Direzione, il Direttore Generale procede, previa diffida, alla revoca degli incarichi dei componenti e ad una diversa composizione del Collegio, compatibilmente con le scelte contenute nel presente Atto Aziendale.
La Direzione Strategica è costituita dal Direttore Generale, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sanitario.
La Direzione Strategica esercita funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definisce gli obiettivi e i programmi dell’Azienda e stabilisce le linee fondamentali di organizzazione delle strutture, privilegiando il metodo della collegialità tra i Direttori Generale, Sanitario e Amministrativo.
Per il governo complessivo dell’Azienda e per la realizzazione delle finalità strategiche – di programmazione, innovazione, indirizzo e controllo – la Direzione Strategica si avvale delle strutture di staff.
Il Direttore Amministrativo contribuisce alla direzione dell’Azienda partecipando ai processi di pianificazione strategica e di pianificazione annuale.
Il Direttore Sanitario contribuisce alla direzione dell’Azienda coadiuvando il Direttore Generale nella definizione delle linee strategiche e delle politiche aziendali. Fornisce parere obbligatorio sugli atti relativi alle materie di competenza ed adotta gli atti a lui delegati.
Gli organismi collegiali dell’Azienda sono:
– Comitato Etico Unico Regionale (CEUR);
– Comitati Consultivi Misti;
– Comitato Unico di Garanzia
La Direzione Sanitaria, invece, si avvale delle strutture ivi allocate:
1. U.O.C. Direzione Medica del Presidio “Ospedale San Carlo di Potenza;
2. U.O.C. Medicina Legale (interazendale);
3. UOC Qualit, Accreditamento, Risk Management (interaziendale);
4. U.O.C. Farmacia Ospedaliera (interaziendale);
5. S.S.D. Direzione Medica del Presidio San Francesco di Paola” di Pescopagano;
6. S.S.D. Medicina Preventiva, Igiene Ospedaliera e Sicurezza Igienico Sanitaria;
7. S.S.D. Servizio Infermieristico, Tecnico Sanitario e della Riabilitazione – (S.I.T.R.A);
8. Ingegneria Clinica;
9. Fisica sanitaria.
Università-di-Perugia-(UO-UniPG)
L’UO-UniPG possiede al suo interno le seguenti figure, con relative competenze: – Prof. Francesco Galli (PA MED/49) è responsabile del laboratorio di “Lipidomica, micronutrienti e vitamine” del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche (Dipartimento di Eccellenza 2018-22) e ha comprovata esperienza nella conduzione di progetti di ricerca nazionali e europei dell’ambito nutrizionale e metabolico e di studi sui biomarcatori e meccanismi di malattia in patologie associate a stati di malnutrizione vitaminica, infiammazione e stress ossidativo; il suo ruolo nel progetto sarà quello di coordinare le unità afferenti al partner UNIPG e di svolgere indagini lipidomiche e di marcatori di malnutrizione dell’ambito micronutrizionale e vitaminico con particolare riferimento a vitamine liposolubili e acidi grassi omega 3 e 6, e loro metaboliti attivi.
– Prof. Riccardo Calafiore (PA MED/13 è Direttore della S.C. di Medicina Interna e Specialistica ad Indirizzo Endocrino e Metabolico dell’Università degli Studi di Perugia ed è responsabile della Sezione di Medicina Interna e Scienze Endocrine e Metaboliche del Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Il prof. Calafiore è uno dei massimi esperti a livello internazionale dello studio di meccanismi di malattia e terapie innovative del diabete; assieme ai suoi colleghi (Prof. Carmine Fanelli, dott. Roberto Pippi e dott. Simone Pampanelli, si occuperà della raccolta dati derivanti sia dall’attività clinica e assistenziale sia da progetti di ricerca della sua Sezione, del Centro di Nutrizione Clinica e del centro CURIAMO (centro studi su obesità, stili di vita e attività fisica).
– Prof. Gabriele Cruciani, PO di Chimica Organica presso il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie di UNIPG, è uno dei massimi esperti nello studio di metodi e strumenti chemometrici e bioinformatici per lo sviluppo e la validazione di farmaci e biomolocole d’interesse terapeutico inclusi nutraceutici e dermaceutici; è responsabile di una unità di ricerca dedicata allo sviluppo di metodi d’indagine e strumenti bioinformatici per le scienze omiche e in particolare per la lipidomica.
– Prof. Angelo Sidoni del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, è responsabile del e progetto Umbria Biobank e fornirà supporto e know-how per la costituzione e gestione della biobanca del progetto MOOD. Questa attività includerà la prima attività di bancaggio biologico dedicata alla mappatura del microbiota della dieta mediterranea (coinvolgimento della dott.ssa Emilia Nunzi e del Prof. Pietro Buzzini) e vedrà il supporto del Prof. Gianluca Reali, Dipartimento di Ingegneria, per lo sviluppo di un sistema di AI per la gestione dell’attività di bancaggio interfacciato con tutti i sistemi di raccolta e verifica di dati e campioni biologici presenti presso i vari partner del consorzio MOOD.
Azienda-Sanitaria-Provinciale-di-Cosenza-(UO-ASPCS)
Il Direttore Generale è il Legale Rappresentante dell’Azienda, responsabile della gestione complessiva della stessa, esercita le competenze di governo e di controllo, nomina i responsabili delle strutture operative. È coadiuvato, nell’esercizio delle proprie funzioni, dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sanitario. Queste figure costituiscono la Direzione Aziendale che assicura la direzione strategica dell’ASP attraverso la funzione generale di pianificazione, programmazione, indirizzo e controllo. La Rete Ospedaliera è costituita da Area Medica, Chirurgica, di Medicina Diagnostica e dei Servizi, di Emergenza Urgenza Terapie Intensive, Ospedale di Zona Disagiata, Post Acuzie e Post Acuzie Ospedale di Zona Disagiata. Inoltre, ha al suo interno sei Distretti Sanitari, una Rete Territoriale di Emergenza Urgenza e una Rete Oncologica.
IRCCS-Centro-Neurolesi-Bonino-Pulejo-(UO-IRCCSME)
L’UO-IRCCSME possiede conoscenze avanzate nello studio delle proprietà di glucosinolati ed isotiocianati in modelli in vitro ed in vivo di malattie neurodegenerative (malattia di Alzheimer, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, trauma midollare, ischemia e morbo di Parkinson). Registrazione del seguente brevetto europeo “A COMPOSITION COMPRISING GLUCORAPHANIN, MYROSINASE AND A BUFFERED SOLUTION FOR USE IN THE TREATMENT OF NEURODEGENERATIVE DISEASES”. La Dott.ssa Emanuela Mazzon è laureata in Scienze Biologiche ed ha conseguito il Dottorato di Ricerca in scienze morfologiche. È stata premiata con le seguenti borse di studio finanziate da aziende farmaceutiche: due borse di studio della Fondazione Falk, Friburgo (Germania); una borsa di studio di AS.PE.ME/ASTRA. Nel 1996 ha vinto una borsa di studio dell’Unione Europea, contratto BIOMED2 PL95 0090 per la ricerca “Espressione cellulare di proteine giunzionali” da svolgersi presso il laboratorio della dott.ssa Sandra Citi, Dipartimento di Biologia, Università di Padova in collaborazione con il Dipartimento di Biologia Molecolare dell’università di Ginevra. Nell’anno accademico 2002-2003 è stata nominata cultore della materia in “Istologia ed Embriologia” a tempo indeterminato presso l’Università di Messina. Dopo diverse attività di ricerca post-dottorato, è entrata a far parte del Centro IRCCS “Bonino-Pulejo” nel 2006 e dal 2012 è responsabile del laboratorio appartenente alla linea di ricerca 3 “Neuroimmunologia-Neurologia Sperimentale-Biologia Molecolare” che si occupa principalmente di ricerca preclinica nell’ambito delle neuroscienze e nell’individuazione di nuovi biomarcatori di malattie neurodegenerative. Nell’ambito di questa linea di ricerca ha svolto numerosi studi sulle proprietà neuroprotettive, antinfiammatorie e antiossidanti di numerosi fitocomposti, tra cui glucosinolati, isotiocianati e cannabinoidi ad azione non psicotropa. Nello specifico, le proprietà di glucosinolati ed isotiocianati, di cui fa parte la moringina, sono state testate in modelli in vitro di infiammazione e malattia di Alzheimer, e in modelli in vivo di sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, trauma midollare, ischemia e morbo di Parkinson. Queste ricerche hanno portato alla registrazione del seguente brevetto europeo “A COMPOSITION COMPRISING GLUCORAPHANIN, MYROSINASE AND A BUFFERED SOLUTION FOR USE IN THE TREATMENT OF NEURODEGENERATIVE DISEASES”. È inoltre coordinatrice scientifica del progetto di Telepatologia oncologica della regione Sicilia ed è responsabile della gestione dei campioni biologici dei trial clinici dell’IRCCS. Ha partecipato a numero progetti di ricerca ed attualmente è responsabile del WP5 per il progetto europeo “Sensapp”, che ha come obiettivo quello di creare un sensore con elevata sensibilità per dosare i biomarcatori della malattia di Alzheimer (amiloide-beta, tau e tau fosforilata) nel plasma. È autrice di 520 pubblicazioni (H index Scopus: 65).
Nella struttura in cui verranno realizzate le attività progettuali (laboratorio di Neurologia Sperimentale – Linea 3 di ricerca riconosciuta dal Ministero della Salute) già da nove anni si studiano fitocomposti per testarne l’efficacia in modelli in vivo ed in vitro di patologie neurodegenerative. Inoltre da tre anni sono in dotazione tecnologie di sequenziamento massivo del genoma umano con tecnologia “Next-Generation Sequencing” (NGS) per effettuare studi di trascrittomica sui modelli trattati con composti naturali al fine di definire le pathway attivate e/o inibite. I ricercatori (biologi e biotecnologi N=6)
hanno già maturato un’ampia esperienza. L’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo è inoltre dodato di uno staff di bio-informatici per eseguire le analisi in ambiente Linux con tools bioinformatici di ultima generazione.
Nella struttura insiste anche la presenza di una Biobanca che è stata certificata in data 28/10/2020 secondo i requisiti della norma ISO 9001:2015. La biobanca è gestita da biologi che hanno competenza di gestione dei campioni biologici avendo autonomia del sistema di tracciabilità dei campioni “SPYTrace Rfid Technology”, basato sulla tecnologia RFID, capace di acquisire e registrare le posizioni dei singoli campioni all’interno dei congelatori.
L’IRCCS è dotato di un Ufficio Trials Clinici che ha maturato negli anni ampia esperienza nella gestione di trials sponsorizzati e non.
FONDO DEL PROGETTO
Traiettoria 5 “Nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali”. – Linea di azione 5.1 “Creazione di un programma di azione per la lotta alla malnutrizione in tutte le sue forme e per la diffusione dei principi della dieta mediterranea” – Piano Sviluppo e Coesione Salute. Ministero della Salute;
DENOMINAZIONE E CODICE PROGETTO